La recente Legge di Bilancio ha esteso fino al 2025 il bonus
per l'eliminazione delle barriere architettoniche, offrendo un'importante
opportunità per migliorare la mobilità delle persone con disabilità. Questo
incentivo fiscale, che consente detrazioni del 75% sulle spese sostenute, si
applica a una vasta gamma di interventi su edifici già esistenti. In questo
articolo, esploreremo le novità introdotte nel 2024, i beneficiari del bonus e
le restrizioni che devono essere prese in considerazione.
Dettagli sul Bonus:
La proroga del bonus barriere architettoniche copre il
periodo dal 2024 al 2025 e offre una detrazione del 75% sulle spese sostenute
per lavori eseguiti su edifici già esistenti. Questa agevolazione può essere
applicata a interventi su parti comuni degli edifici, inclusi quelli in edifici
unifamiliari, con una spesa massima variabile tra 30.000 e 50.000 euro, a
seconda del tipo di edificio coinvolto.
È importante notare che il bonus può essere utilizzato non
solo per l'eliminazione di barriere architettoniche, ma anche per
l'installazione di impianti di automazione, come ascensori o montascale, che
facilitano la mobilità. Tuttavia, è fondamentale rispettare i limiti di spesa,
con un tetto massimo di 50.000 euro a seconda del tipo di edificio coinvolto.
Novità introdotte nel 2024:
Dal 1° gennaio 2024, il bonus è stato rivisto per
concentrarsi su interventi specifici, escludendo spese per il rifacimento di
bagni e infissi. La detrazione del 75% si applica ora a lavori come scale,
rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Questa modifica mira a
ottimizzare l'utilizzo delle risorse e a garantire un impatto significativo
sull'accessibilità degli edifici.
Inoltre, dal 1° gennaio 2024, è obbligatorio conformarsi ai
requisiti del regolamento del Ministero dei Lavori Pubblici per usufruire del
bonus. Un tecnico abilitato deve rilasciare un'asseverazione confermando il
rispetto di tali requisiti, garantendo la qualità e l'efficacia degli
interventi.
La estensione del bonus per l'eliminazione delle barriere
architettoniche rappresenta un passo significativo verso la creazione di un
ambiente più accessibile e inclusivo anche negli immobili non residenziali.
L'opportunità di ottenere detrazioni del 75% sulle spese sostenute per
interventi volti a migliorare la mobilità delle persone con disabilità riveste
un ruolo cruciale nell'orientare la progettazione e la ristrutturazione di
edifici destinati a scopi commerciali, pubblici e professionali.
Le novità introdotte nel 2024, con il focus su interventi
specifici come scale, ascensori e piattaforme elevatrici, mirano a massimizzare
l'impatto di tali lavori, promuovendo soluzioni che affrontano direttamente le
sfide di accessibilità. L'obbligo di conformarsi ai requisiti del Ministero dei
Lavori Pubblici sottolinea l'importanza di garantire la qualità e la sicurezza
degli interventi.
Parallelamente, l'opportunità di accedere al bonus
ristrutturazione per gli immobili non residenziali offre ulteriori incentivi
economici, spingendo proprietari, imprese e enti pubblici a considerare
seriamente la realizzazione di interventi che migliorino l'accessibilità.
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