La digitalizzazione accelera e con essa crescono opportunità senza precedenti per i settori delle costruzioni e immobiliare italiani. Secondo il recente report dell'Osservatorio Data Center, entro il 2025 sono previsti investimenti potenziali di 15 miliardi di euro e l’apertura di 83 nuovi insediamenti da parte di 23 operatori, di cui otto debuttanti sul mercato italiano. Questa dinamica è alimentata dalla crescente domanda di potenza e storage, dalla saturazione degli hub europei principali, dal trend verso la decentralizzazione dell’ecosistema cloud e dalla posizione geografica strategica dell’Italia.
L'Italia come crocevia strategico
L’Italia è fondamentale per lo sviluppo del Mediterraneo, la presenza di oltre 20 cavi sottomarini che attraversano il Mediterraneo, collegando Europa, Medio Oriente e Africa, rende il Paese un nodo cruciale per i data center. Milano e la Lombardia, in particolare, emergono come poli d’eccellenza, alimentando la competizione tra USA ed Europa, con la Francia che si muove con ambizione per dominare il settore. Nonostante le prospettive promettenti, il settore affronta ostacoli regolatori, i data center attualmente classificati come edifici industriali generici, necessitano di un riconoscimento normativo specifico.
Sostenibilità al centro dell’innovazione
L’impatto energetico dei data center rappresenta una delle principali sfide del settore. Tuttavia, i moderni data center si distinguono per una maggiore efficienza, con una riduzione degli sprechi energetici fino al 70% rispetto alle infrastrutture tradizionali. Questo progresso tecnologico non solo migliora la sostenibilità ambientale, ma rafforza anche il ruolo strategico di questi centri nell’economia digitale.
Con queste basi, il settore dei data center in Italia si configura come un volano per la crescita tecnologica, economica e infrastrutturale del Paese, richiedendo però interventi mirati per affrontare le sfide normative ed energetiche.
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